Un introito secondario da non sottovalutare per i contadini era costituito un tempo dalla produzione della calce. Con la vendita della calce venivano rimesse in sesto anche le finanze del Comune. Valdaora e specialmente Sorafurcia erano note per la loro calce. La qualità della calce variava a seconda del sito del forno. La materia prima, ciottoli calcarei di fiume grandi in genere come un pugno, era trattata prevalentemente dai materiali detritici del torrente. I forni si incontrano pertanto generalmente in prossimità di corsi d'acqua. Le cave valdaorine lavorarono a ritmo serrato dopo l'incendio del paese di Valdaora di Mezzo del 1904, dovendo mettere a disposizione ingenti quantità di calce nel giorno di pochi mesi per le necessità della ricostruzione. Con l'avvento della produzione industriale e la caduta dei prezzi all'inizio degli anni '60 del XX secolo venne a cessare la cottura della calce. In seguito molte calcare decaddero, altre vennero trascinate via dalle acque dei torrenti o vennero sostituite da nuove costruzioni. Solamente il forno di Untermühlbach mantiene vivo il ricordo di questa attività un tempo fiorente.
Venendo da Bolzano: Autostrada del Brennero (A22) fino all'uscita Bressanone/Val Pusteria, proseguendo per la statale SS49-E66 50 km dall'uscita dell'autostrada fino a Vadaora.
Venendo da Bolzano: Autostrada del Brennero (A22) fino all'uscita Bressanone/Val Pusteria, proseguendo per la statale SS49-E66 50 km dall'uscita dell'autostrada fino a Vadaora.