„Il locandiere Tharer di Valdaora, un figlio davvero esemplare, braccato dai Francesi, sui monti dovette scappare.“ Questo quanto scritto sulla targa commemorativa della cappella votiva „Baumgartner Stöckl". Con essa viene omaggiato Peter Sigmayr, combattente per la libertà. Scolpito in pietra arenaria si erge ancor oggi e osserva con il coraggio di allora la sua terra.
A Valdaora gli eroi sono onorati ancor oggi e le usanze religiose vengono prese sul serio. In fondo sono anche un’occasione per celebrare feste e sfilate variopinte, come la processione per il Sacro Cuore di Gesù e quella per il Corpus Domini in giugno, la Festa di ringraziamento per il raccolto o la Festa di Pasqua.
Il “Kirschta”, la sagra del paese, è un’attrazione particolare. Dato che il comune di Valdaora è diviso in 4 frazioni e ovviamente ognuna di esse ha il suo patrono, il pupazzo “Kirschtamichl” viene appeso al palo della cuccagna 4 volte all’anno.
Anche il ritorno del bestiame dall’alpeggio viene celebrato con una festa. Se l’anno è stato buono per i pastori e le bestie tornano tutte sane e salve, le mucche vengono ornate con decorazioni quali rametti di abete, fasce colorate e fiori di campo, e condotte a valle. A Valdaora la tradizione si fa sentire, in modo allegro e variopinto.